APPUNTI DI SPIRITUALITÀ

I salmi: preghiera e poesia dei secoli, Don Mauro Orsatti

CAMMINI DI CHIESA

Giubileo 2025. Calendario generale

Suggestioni per il prossimo Giubileo, AA.VV.

Discorso del Santo Padre, Papa Francesco

Non c’è democrazia senza un “noi”, Card. Matteo zuppi

L’OPINIONE

Amore senza confini, Maria Calzoni

Senza confini, Jonny Cristini

Gli anziani oggi, Renata Cora

Voglio una lingua che abbia tutti i colori, Valentina Panni

PASSI DI SECOLARITÀ

L’economia, materia per i cristiani, Giuseppina De Rossi

“Settenari”: La sfida della formazione continua, F.A.

IN MEMORIA

A 10 anni dalla morte ricordiamo padre Albino Elegante, Lucia Capriotti

SEGNALAZIONI

ESERCIZI SPIRITUALI


EDITORIALE

Ripenso ad una immagine dei giorni scorsi.
Sono in una pineta. Vedo una signora che sta raccogliendo qualcosa, facendone un mazzolino.
Non capisco cosa stia raccogliendo perché si vedono solo delle sterpaglie secche. Non si vede un filo d’erba verde. Eppure lei, imperterrita, continua a raccogliere uno stelo dopo l’altro, ininterrottamente.
Mi sforzo di capire e di vedere cosa stia raccogliendo, incuriosita, perché non vedo niente che possa assomigliare ad un fiore. Vedo che il mazzolino cresce. Con tanta cura la signora continua a scegliere tra quelle sterpaglie e a raccogliere… non si capisce cosa. Eppure ci deve essere qualcosa, in quell’ambiente secco, degno di essere raccolto e valorizzato con tanta cura.
Continuando l’osservazione, con occhi che si sforzano di vedere meglio quasi l’invisibile, mi accorgo che questi steli hanno all’apice un piccolo fiore simile ad un soffione.
Possono esserci dei fiori in un terreno arido, ma bisogna sforzarsi di vederli: sforzarsi di vedere ciò che già c’è, senza inventare niente, ma soltanto andare oltre ciò che balza all’occhio, ciò che è più appariscente.
Così mi pare sia nella nostra vita: quanto spesso vediamo solo ciò che cattura la nostra attenzione, perché ci preoccupa o ci intristisce. E vediamo solo le negatività, perché può essere difficile vedere altro. Ma è impossibile non ci sia altro, qualcosa cioè di positivo. Anche in una vita molto travagliata, una qualche forma di amore ci deve essere stata.
E penso alle cose belle che ci sono state e ci sono nella mia vita, ma a volte mi devo proprio sforzare per vederle, devo riuscire a vedere dei fiori in un terreno secco. E può non essere semplice.
Qualcuno ha detto che anche un bicchiere vuoto può essere visto pieno: è pieno di aria. Non è difficile pensare che l’autore di questo aforisma fosse una persona molto serena!

m.r.z.


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