EDITORIALE

IN PRIMO PIANO
Lettera all’Arcivescovo José Rodriguez Carballo a Marisa Parato

APPUNTI DI SPIRITUALITÀ
L’autunno di Maria, Marco Pozza

OFFICINA DEL PENSIERO
La verginità consacrata nella secolarità, Carlo Truzzi
Secolari consacrati: testimoni negli ambienti giovanili dell’amore di Dio, Mauricio José Polelli

CAMMINI DI CHIESA
Santa Messa per i consacrati – Omelia di Papa Francesco, Papa Francesco
La pastorale della salute, Paola Geraci

L’OPINIONE
I cattivi urlano ma i buoni non sono estinti, Angelo Onger
Europa: votazioni 2019, Mariantonia Conti

PASSI DI SECOLARITA’
Un pellegrinaggio in un luogo-non-luogo, Riccardo Salvini
Ragazzi senza futuro?, Siro Ferrari e Riccardo Salvini

DAGLI ISTITUTI
In ascolto dell’Africa, Angela Maria
L’Istituto secolare delle Apostole del Sacro Cuore compie cento anni, Apostole S. Cuore

SEGNALAZIONI

ESERCIZI SPIRITUALI

Per i vecchi e i nuovi abbonati, il contributo per l’abbonamento alla rivista Incontro per l’anno 2019 cambia: La rivista INCONTRO si può ricevere versando un contributo annuo di 25,00 € per l’Italia; per l’estero 30,00 € sul c.c.p. n. 55834717 intestato a: C.I.I.S. Conferenza Italiana Istituti Secolari


EDITORIALE

Penso ad un prete che conosco.
È bravo. Sa come stare in mezzo agli altri. Non è un tuttologo, anche se a volte gli è stato chiesto di essere teologo, animatore, psicologo, consulente familiare, perfino capo.
Gli piace molto il verbo “includere”. Certo, pensa anche ai muri, perché i beni dice che occorre tenerli bene e con cura. Cura la liturgia ed usa spesso le parole di ogni giorno.
Una volta l’ho visto pregare da solo. Ed è un prete che non ha mai lasciato solo nessuno. Però sa che prima o poi deve lasciare la sua comunità. Per questo ha incentivato l’autonomia, la nascita delle commissioni, dei gruppi e delle associazioni, che resteranno anche dopo di lui.
Gli interessa la politica, ma non il potere. Forse questo interesse gli viene da certe letture che fa, dalle biografie di certi preti, anche scomodi, che hanno condiviso le gioie e le sofferenze dei loro parrocchiani.
Quando una volta gli hanno detto che era un uomo di comunità, lui l’ha preso come un grande complimento.
Questo prete, in realtà, non è un prete che conosco, ma è la sintesi di tanti preti che ho conosciuto. Sono preti che hanno fatto e fanno tanto bene alla Chiesa. Sono preti che piacciono a papa Francesco e a Benedetto XVI.
Sono preti che piacciono anche a noi.

m.r.z.