Angelus della Domenica delle Palme, Papa Francesco
APPUNTI DI SPIRITUALITA’
Fortezza e incostanza, Don Marco Pozza
IN PRIMO PIANO
Relazione di fine mandato, Carmela Tascone
Omelia nella solennità dell’Ascensione del Signore, Don Luigi Chistolini
CAMMINI DI CHIESA
Maria, da parte sua, custodiva il ricordo di tutti questi fatti e li meditava dentro di sé (Lc 2,19), Elda Geremicca
L’OPINIONE
La grande speranza, Giovanna De Maio
TESTIMONI
Gioia per la beatificazione di Armida Barelli, Barbara Pandolfi
Armida Barelli, la sorella maggiore, beata, Antonella Simonetta
PASSI DI SECOLARITA’
Beati i misericordiosi, Giulia Civitelli
DALLA CIIS
Verbale Assemblea CIIS, a cura di Maria Rosa Razza
ESERCIZI SPIRITUALI
EDITORIALE
Il senso delle pietre miliari lungo il cammino è quello di scandire le distanze, capire quanta strada è stata percorsa, valutare quanto ancora resta da fare, approfittare per fermarsi e decidere quale percorso prendere, eventualmente cambiare il tragitto, se serve.
Anche l’Assemblea che abbiamo vissuto a maggio ha un po’ lo stesso significato. Ogni tre anni ci aspetta la fatica del confronto, dell’analisi, dell’individuazione delle strade da intraprendere.
Con le parole di Saint’Exupery diremmo che l’Assemblea elettiva è un rito, cioè «quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore».
Eppure si tratta di “liturgia democratica” che può stupire oggi. Per questo ci siamo impegnati a non lasciarla “vuota”.
La relazione di fine mandato di Carmela fa emergere soprattutto tre ingredienti.
Valori, Proposte e Persone.
Ridirsi i propri valori ogni 3 anni può sembrare superfluo, ma non lo è perché la storia galoppa veloce e se non facciamo lo sforzo di leggere sempre con occhi nuovi la nostra storia finiremo per essere Istituti con un glorioso passato e poco futuro. Non ce lo possiamo permettere.
Se guardarsi allo specchio per non smarrire la propria identità è importante, tanto più dopo 75 anni di storia, ancor più lo è tradurre i propri valori in proposte concrete per la Chiesa italiana e per la società. La Chiesa e la società ce lo chiedono. E, anche se non ce lo chiedono, noi sappiamo di doverlo fare, anche e soprattutto per camminare con la gente di oggi e, insieme, costruire un mondo più bello.
L’Assemblea di maggio è servita anche a rinnovare il Consiglio della CIIS. Lo possiamo dire senza vergogna. Le nostre “poltrone” non sono pietra di inciampo. Sono tempo, fatica, relazioni, soddisfazioni. Ma un piccolo neo ce l’abbiamo ed è la difficoltà, non solo nostra, del ricambio generazionale. Ed è qui che sta l’importanza delle persone.
Buon cammino al nuovo Consiglio ed a Carmela che ha riaccettato il secondo mandato.
m.r. z.
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