APPUNTI DI SPIRITUALITA’
La potenza di un solo rigo, Don Marco Pozza
IN PRIMO PIANO
Da Gerusalemme a Emmaus, e ritorno, Giulio Michelini
Come viviamo la secolarità oggi nel contesto lavorativo, Rita Mauri
TEMI APERTI
Possiamo starcene “in pace”?, Edvige Terenghi
Market? Super!, Fabio Domenico Vescovi
Il lavoro non è finito, Gianna Mor
CAMMINI DI CHIESA
Don Milani, scomodo perchè amava la vita, Luciano D.
Quando un gesto dice tutto, Flavia Zaccagni
DAGLI ISTITUTI
Andare in profondità, Arcivescovo Mario Delpini
Il dolore delle detenute è il mio dolore, Philomina Charanka di Solomon
IN MEMORIA
Ricordo di don Dino Torregiani, Don Ambrogio Morani
SEGNALAZIONI
Lettera alla costituzione, Matteo Zuppi, EDB
ESERCIZI SPIRITUALI
EDITORIALE
“Dove trovi l’energia?” Penso ai bambini che non si stancano mai di giocare e ti ripetono: “Lo facciamo ancora una volta?”, penso ai ragazzi che inseguono un pallone per ore, penso agli adolescenti che si inventano qualcosa di nuovo ogni giorno per riempirsi di vita, penso ai giovani che attraversano tutta la notte senza l’ombra di uno sbadiglio, penso agli uomini e alle donne che oltre al lavoro ed alla famiglia trovano sempre un momento per esserci, penso ai pensionati che incuranti degli scricchiolii alle giunture non vengono meno al loro servizio come volontari. Dove troviamo l’energia?
È la domanda che ci rimbalza indietro da una vergognosa e terribile guerra vicino a casa.
Servono fonti energetiche, possibilmente pulite e rinnovabili; serve un approvvigionamento diversificato e sicuro; serve una distribuzione capillare ed efficiente. Occorre pensarci e in fretta, ci ripetiamo. Perché senza energia si può fare poco, ci si spegne presto.
Sappiamo che c’è una “energia” di cui vivono i nostri Istituti. È qualcosa che immediatamente non si vede ma, passando da persona a persona, da attività ad attività, da servizio a servizio…tiene vivo tutto, anima tutto. Oggi forse anche noi ci ritroviamo con le batterie un po’ scariche, con il bisogno di ricaricarci interiormente.
Il rinnovamento energetico in cui il mondo è impegnato non potrebbe essere per analogia un’opera spirituale che riguarda tutto il nostro impegno? “Voi siete il sale del mondo”: non possiamo perdere sapore, non ora.
Questo numero della rivista vorrebbe aiutare a ricaricare le pile. Diamoci una bella carica. Scommetto che sappiamo dove ritrovarla. In quello sconosciuto che si affianca a noi come sulla strada di Emmaus.
m.r.z.
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