APPUNTI DI SPIRITUALITA’
Carità e Gelosia, Don Marco Pozza
IN PRIMO PIANO
I giovani e la consacrazione secolare, a cura di Massimo Galli
Lavori di gruppo, AA. VV.
A proposito di CMIS, Pina Gulisano
Omelia della XXXI Domenica del tempo ordinario, Don Luigi Chistolini
L’OPINIONE
Ognuno è protagonista, Pier Paolo Lama
ESERCIZI SPIRITUALI
TESTIMONI
Una notizia inaspettata, Antonia Conti
PASSI DI SECOLARITA’
Qualcosa di buono in carcere può accadere, C. R.
DALLA CIIS
Verbale dell’Assemblea della CIIS, a cura di Maria Grazia Virdis
IN MEMORIA
In ricordo di Don Fermo Quarin, Don Luigi Chistolini
Don Fermo Quarin, consacrato secolare, Gruppo Diocesano Istituti secolari
UN ANNO DI INCONTRO
EDITORIALE
Questa volta è un editoriale un po’ diverso dal solito: è sostituito dagli auguri che la redazione rivolge a tutti i lettori.
Affidiamo questi auguri ad un dipinto: La vie (la vita) di Marc Chagall. Secondo Raïssa Maritain (intellettuale, moglie di Jacques) il mondo dipinto da Chagall nelle sue opere «ignora l’odio e la discordia, proclama la grazia e la gioia, la fraternità e l’amore». Eppure non nega la realtà.
Sotto quell’astro (o quella giostra, chissà) che “illumina” la tela c’è proprio la realtà nelle sue varie forme. C’è una barca, ad esempio, che rappresenta la condizione di ebreo errante, in perenne esilio (e a noi non ricorda, oggi, quei viaggi per mare?). Ci sono le città: c’è Parigi, ben evidente e in cui poggia i piedi l’autore, saldamente, e c’è la città natale del pittore Vitebsk, rappresentata da diversi personaggi come il violinista o i contadini. C’è l’amore dei due sposi, c’è quello protettivo del lato destro del quadro, con una grande donna che abbraccia, ci sono animali e circensi. C’è disordine, in questa grande tela, ma è armonico, (ben) “governato”.
Noi ci sentiamo come Chagall, nel parlare di amore in politica, e nel farlo oggi.
Lui scrisse: “Chiamatemi pure sognatore. Tutt’altro: io sono un realista. Amo la terra”.
Amo l’uomo, possiamo dire noi.
Buon Natale.
m.r. z.
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